LUNEDì 7 SETTEMBRE 2015 | 21.30 | 88′
LA PELANDA | ZONA ESTERNA
film
Le cose belle
scritto e diretto da Agostino Ferrente e Giovanni Piperno
con Enzo Della Volpe, Fabio Rippa, Adele Serra, Silvana Sorbetti
fotografia Giovanni Piperno
montaggio Paolo Petrucci, Roberta Cruciani
con la collaborazione di Alessia Gherardelli, David Tomasini
aiuto regista e secondo operatore Sebastiano Mazzillo
suono in presa diretta Max Gobiet, Daniele Maraniello, Marco Saveriano
musica Rocco De Rosa, Canio Loguercio, Alessandro Murzi
voce off scritta con Maurizio Braucci, Paolo Vanacore
letta da Sebastiano Mazzillo
una produzione Pirata M. C., Parallelo 41, Point Film
con Bianca Film, Ipotesi Cinema
prodotto da Antonella Di Nocera, Agostino Ferrente, Donatella Francucci, Giovanni Piperno
con il sostegno di Pasta Garofalo
in collaborazione con Ananas, Blue Film, Fondazione Bideri
con il contributo di REGIONE CAMPANIA Assessorato Al Turismo E Ai Beni Culturali, FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA
sviluppo progetto e organizzazione Antonella Di Nocera
distribuzione Italiana ISTITUTO LUCE – CINECITTA’
nazionalità ITALIANA
anno di produzione 2013
formato di ripresa HD, DVCAM, SUPER 8
formato di proiezione DCP
www.lecosebelle.eu
Si dice che il tempo aggiusta tutto… Ma chissà se il tempo esiste davvero? Forse il tempo è solo una credenza popolare, una superstizione, una scaramanzia, un trucco, una canzone. Il tempo si passa a immaginare, ad aspettare, e poi, all’improvviso, a ricordare. Ma allora, le cose belle arriveranno? O le cose belle erano prima?
La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l’inizio dell’età adulta, in un film che mescola il tempo della vita ed il tempo del cinema. La dignità dei giovani e le responsabilità degli adulti in una Napoli, immersa in quel suo tessuto magmatico, dove il bene e il male vivono in prossimità, dando un volto alla complessità dell’esperienza umana.
Quando nel 1999 Agostino Ferrente e Giovanni Piperno realizzarono Intervista a mia madre, un documentario per Rai Tre che voleva raccontare dei frammenti di adolescenza a Napoli, ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell’età possiede chi ancora sogna “le cose belle” e con quell’autoironia tipica della cultura partenopea che li aiuta a sdrammatizzare, esorcizzare e talvolta rimuovere gli aspetti problematici della vita. Al tempo stesso da quegli occhi traspariva una traccia di scaramantico disincanto.
Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale, che attirava artisti da tutto il mondo, a quella sommersa dall’immondizia, a quella di oggi piena di fermento e talenti, ma con il degrado sempre nascosto nelle pieghe della quotidianità, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni: l’auto-ironia ha ceduto il posto al realismo. Alle “cose belle” Fabio, Enzo, Adele e Silvana non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel futuro o nel passato, ma nell’incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un’esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa: spesso nuotando controcorrente, talvolta lasciandosi trasportare. “Ci siamo innamorati dei nostri personaggi e abbiamo voluto raccontarli. Come fiori tra le rovine”.
BIOGRAFIA
Agostino Ferrente Cerignola – 1971. E’ regista, produttore, direttore artistico. Prima di occuparsi di cinema è stato anche coordinatore editoriale di varie testate giornalistiche per le comunità di italiani all’estero. Dopo aver studiato al DAMS di Bologna e aver frequentato Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, produce, con la sua Pirata Manifatture Cinematografiche, e dirige i pluripremiati cortometraggi Poco più della metà di zero (1993) e Opinioni di un pirla (1994). Nel 1997 con Giovanni Piperno realizza Intervista a mia madre (1999) e Il film di Mario (1999-2001). Entrambi ottengono riconoscimenti istituzionali e diventano dei piccoli casi in Tv. Nel 2001, insieme a una decina di complici, fonda a Roma il gruppo “Apollo 11” che salva lo storico cinema-teatro Apollo dal rischio di diventare sala bingo e con rassegne di cinema, musica e scrittura, diventa uno dei centri di produzione culturale più vivaci della capitale e il primo con una programmazione continuativa dedicata al Cinema della realtà. Con Apollo 11, insieme a Mario Tronco degli Avion Travel, crea L’Orchestra di Piazza Vittorio, e ne racconta la nascita nel 2006 con il documentario omonimo, co-prodotto con Bianca Film e Luckyred, che partecipa a numerosi festival internazionali ottenendo numerosi premi tra cui Nastro D’Argento e Il Globo d’Oro della Stampa Estera. E’ ideatore del progetto OPV i Diari del ritorno, i cui primi due episodi pilota sono stati diretti da Alessandro Rossetto e Leonardo Di Costanzo. Con Anna Maria Granatello, crea il Premio Solinas – Documentario per Il Cinema. Ha realizzato due video clip entrambi premiati al P.I.V.I.) per Ena Andi, de L’Orchestra di Piazza Vittorio e Alfonsina e la bici dei Tetes de Bois, con la partecipazione di Margherita Hack.
Giovanni Piperno Roma – 1964. Dopo la maturità classica e il corso triennale di fotografia dell’Istituto Europeo di Design ha seguito un seminario di fotografia con Leonard Freed (agenzia Magnum) ed ha lavorato come fotografo per un anno per alcuni quotidiani italiani. Dal 1987 ha lavorato come aiuto ed assistente operatore in film e spot pubblicitari italiani ed internazionali con registi quali Terry Gilliam, Martin Scorsese, Nanni Moretti nel cinema, e Tarsem, Moshe Brakha, Riccardo Milani in pubblicità; e con direttori della fotografia come Rotunno, Spinotti, Lanci, Seale, Kaminski, Deakins. Nel 1992 ha cominciato a coprodurre e codirigere video e documentari con Laura Muscardin e dal ’99 al 2001 con Agostino Ferrente. Dal 1997 ha abbandonato il lavoro di assistente operatore per dirigere programmi televisivi e documentari; tra i quali Intervista a mia madre in onda in prima serata su RAI 3, Il film di Mario trasmesso anche da ARTE e L’esplosione, vincitore del Torino Film Festival 2003 e candidato ai David di Donatello 2004 come miglior film documentario. CIMAP! cento italiani matti a pechino, ha partecipato al Festival del Film di Locarno 2008 ed ha vinto il premio Libero Bizzarri 2009. Il suo ultimo film Il pezzo mancante, sulla famiglia Agnelli, ha vinto al TTF 2010 il premio Cinema Doc, il premio miglior regia Cinema Doc, ed è uscito in sala nel 2011. Da alcuni anni è uno dei conduttori di Hollywood Party, storica trasmissione di Radio 3 dedicata al cinema.