SABATO 5 SETTEMBRE 2015 | 23.00 | 50’
LA PELANDA | FOYER 1
teatro/performance
nell’ambito di IYMA/International Young Makers in Action
my personal tàranto
di Isabella Mongelli
con Isabella Mongelli e Antonello Greco
tecnico Francesco Catacchio
luci Valentino Ligorio
sound design Alessandro Altavilla
attrezzeria Yesenia Trobbiani
produzione Isabella Mongelli, Teatro Menzatì in coproduzione con Area 06
con il sostegno di ExFadda, Manifatture Knos, Teatro TaTà
iyma.eu/artists/isabella-mongelli.it
www.isabellamongelli.it/my-personal-taranto
my personal tarànto è uno spettacolo su Taranto che non nomina mai la città né l’Ilva ma fa volare cozze.
In scena una donna/ragazza e un uomo/ragazzo, non hanno nomi, l’ambientazione è distopica, i colori intermedi, tanto fumo. La città è vissuta dal punto di vista di una persona anagraficamente appartenente alla città ma che se ne distanzia, la guarda da fuori, la vive come un turista o uno straniero con carta di identità a breve scadenza. Con quell’accento è un posto esotico, un tristissimo tropico da studiare e vivere tra se e sé.
E tarànto non fa più riferimento al luogo reale ma è una nuova parola che vuol dire: vita in luoghi tossici.
Il punto di vista è mobile e incarna spostamenti tra interno, esterno, scivolamento sia volontario che involontario, uscita auto-forzata, visione e distorsione. La città è presa in considerazione come una qualsiasi città in cui la vita va avanti saltando tra veleni e un desiderio costante di evasione ne rende più vivida la permanenza. Lo spettacolo ha un’aria mentale antecedente ai fatti dell’autunno 2012, quando la città era un posto abbandonato da dio/media/moda/politica. Non c’era nessuno e c’era molto spazio per l’immaginazione (ma anche ora nel 2015 è più o meno così).
My personal tarànto vuol parlare di assetti umani particolarissimi. A Taranto si assiste ad un’estremizzazione molto agghiacciante e degna di attenzione: l’azione politico/economica non ha solo degli effetti sulla vita quotidiana delle persone ma entra proprio dentro le cellule delle persone, fino a modificarle.
Occorrerebbe essere ovunque prendere e schizzare via in un sacco di punti mettersi in una di quelle, come si chiamano???
E lanciarsi, andare a trovare tutti.
Lo spettacolo ha debuttato in Febbraio 2014 al Teatro TaTà di Taranto, nella stagione della rete ‘Teatri Abitati’ e porta in Teatro un percorso di indagine che ha prodotto Visions in tarànto e Lido Azzurro, performance che rimanda ad una spiaggia tossica frequentata da due bagnanti temerari e passibili di continua commozione, la performance è stata invitata da Michele Di Stefano per la rassegna ‘Tropici’ . E’ in preparazione Industrial Grand Tour : un tour in Bus GT nell’area industriale tarantina, con una guida al microfono, delle brevi soste, dei souvenirs e un aperitivo di arrivederci.
BIOGRAFIA
Isabella Mongelli, performer, autrice teatrale e artista visiva dalla formazione autonoma, impegnata nello sviluppo di un suo linguaggio di ricerca in ambito teatrale, performativo e visivo. Interessata ad azioni semplici in zone tematiche complesse, usa l’ironia e rimanda continuamente il senso a favore della commozione.
Ha collaborato e incontrato gruppi italiani e stranieri tra cui MK, Motus, Teatro Valdoca, Dewey Dell, Philippe Quesne, Accademia degli artefatti, Projet in Situ, Via Negativa. Debutta nel 2010 con il progetto IRINA Produktjions e nel 2013 è nella selezione del Premio Scenario con lo spettacolo my personal tarànto con cui dà inizio ad una densa e non ancora conclusa ricerca su Taranto che comprende anche la performance ‘lido azzurro’, il progetto visivo ‘Visions in tarànto’ in parte apparso su Vice Italia.. Vince MovinʼUp- GAI con il progetto VN_Lab, percorso di formazione e produzione con il gruppo sloveno Via Negativa. Nel 2014 collabora con il Teatro Rossini di Gioia del Colle (BA) per cui tiene il laboratorio di composizione visiva e teatrale SS100 ed è artista in residenza per il progetto SAC della Fondazione Pino Pascali per cui realizza Offseason. Nel 2015 collabora con Xing come performer perNo No Nono No NO! del musicista e compositore basco Mattin. E’ tra gli artisti presenti alla Mostra Synthesis, presso il Museo Pascali con la performance ‘Offseason’, creata con il celebre/popolare meteorologo pugliese Col. V. Laricchia e il progetto ArTVision realizza un documentario video sulla sua ricerca visiva e teatrale. E’ performer in ‘Verso lo stato dell’anima’ dell’ artista visivo ed ospite della Piattaforma della Danza Balinese al Festival Santarcangelo dei Teatri 2015.