Teatro Campestre

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    • Teatro Campestre_Amami
    GIOVEDì 10 SETTEMBRE 2015 |  22.30 | 50′
    LA PELANDA | FOYER 2

    teatro

    Amami, baciami, amami, sposami

    di Elisabetta Granara e Alberto Tamburelli
    regia Elisabetta Granara
    con Sara Allevi, Elisabetta Granara, Elisa Occhini
    costumi Pasquale Napolitano
    musiche e suoni Matteo Casari e Rocco Spigno
    scene Alessandro Granara
    disegno luci Matteo Attolini
    grafica Roberto di Fresco
    menzione speciale Premio Giovani Realtà del Teatro 2013
    progetto semifinalista Premio Scenario 2013

    gruppoteatrocampestre.blogspot.it

     

    In un mondo in cui stare soli è più pratico, c’è ancora chi cerca un corresponsabile della propria vita, con il quale spartirsi le vicissitudini piacevoli e spiacevoli. Meglio se è uno sconosciuto, l’importante è che sia affidabile e abbia forza di volontà. Per fuggire una sterile solitudine, Francesca si iscrive a Amami, baciami, amami, sposami, un concorso annuale dove si vince un consorte e si convola a nozze. Tre candidate devono superare  prove  di  abilità  e  visite  mediche  specializzate,  mentre  un  misterioso  lui  le  osserva  e  trasforma  in numeri le proprie percezioni emotive. Uno spettacolo sull’importanza di essere individui in una collettività, sul senso che ha stringere un patto tra esseri  umani,  soprattutto  quando  si  diventa  consapevoli  della  fragilità  della  nostra  specie.  Uno  spettacolo fantascientifico sul matrimonio. “La decima vittima”, “Blade Runner” e i romanzi di Philip K. Dick e Asimov sono stati fonte di ispirazione per  questo  spettacolo.  Oltre  a  certe  atmosfere  cinematografiche  e  letterarie,  gli  autori  non  dimenticano  e ringraziano  i  blog  e  le  riviste  specializzate  per  le  spose,  non  tanto  di  esistere,  quanto  di  aver  contribuito  a rafforzare la posizione della protagonista di questa storia: “Dichiaro qui, davanti a te, e  davanti alla  giuria, che  se  il  matrimonio  si  riducesse  a  una  festa  con  amici  e  parenti,  in  municipio  o  in  chiesa  che  sia,  dove perdersi in sdolcinate dichiarazioni di amore eterno in mezzo a fiori, riso, coccarde e psicosi organizzative, io potrei tranquillamente rinunciare.”

     

    Biografia

    Il Gruppo di Teatro Campestre è nato nel 2008 da tre giovani attori a partire da sette studi sull’Orso di Cechov. “Un fischio, samba, morte” (2011), primo spettacolo scritto e diretto dai tre membri del gruppo, segna il vero inizio del percorso artistico con la fondazione dell’associazione culturale e le prime trasferte. Dal 2012 il GTC è diretto da Elisabetta Granara, attrice, regista e autrice non accademica che ha approfondito la ricerca grazie a incontri importanti (tra cui Marco Martinelli, il Teatro delle Albe e la Non-Scuola, i Babilonia Teatri). E.G. collabora con attori di provenienze diverse e intreccia in ogni progetto il lavoro di giovani professionisti locali, come Alberto Tamburelli, sceneggiatore e regista cinematografico e Giacomo Lepri, musicista elettronico. Il legame con Genova e l’entroterra è dettato dalle sue origini e si è consolidato negli anni con la direzione artistica del festival teatrale Rural Indie Theatre(per seianni a settembre a San Bartolomeo di Vallecalda, Savignone, GE), con le settimane di formazione artistica per bambini (Arte in Campagna, ancora a Savignone) e con le prime collaborazioni al Teatro della Tosse.

    Elisabetta Granara nasce a Genova nel 1984 e cresce in campagna. Vive in montagna (a Tonezza del Cimone, Vicenza), opera tra Genova e il suo entroterra e circuita tra città sparse dell’Italia. Nel 2012 si èlaureata in Teoria della Letteratura con una tesi sul romanzo di mare. È attrice, autrice e regista, ha fondatoIl Gruppo di Teatro Campestre nel 2008 e cura tutti gli aspetti della compagnia, dalla promozione all’organizzazione, alla produzione degli spettacoli. Come GTC ha prodotto: “Un fischio, samba, morte” (2011), Medaglia del Presidente della Repubblica al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro di Udine, “Civediamoaldìperdì”, Selezionato al Festival Play With Food III, Vincitore del concorso Teatropianeta 2012, finalista al Premio Scintille, e “La vera storia dei Mole People”, scherzo musicale che ha esordito come performance per foyer nel 2013 con il titolo “I Mole People”. Nel 2014 ha debuttato “Amami, baciami, amami, sposami”, spettacolo scritto con Alberto Tamburelli, semifinalista al Premio Scenario e Menzione speciale al Premio Giovani Realtà del Teatro. Nello stesso anno collabora con il Teatro della Tosse alla regia di “Adagio” e fa parte del progetto di drammaturgia collettiva “Proclami alla Nazione”, che ha vinto il Premio Giovani Realtà del Teatro 2014. Nel 2015 è docente del corso base di recitazione del Teatro della Tosse e regista e attrice in “La resistenza segreta delle signore”, spettacolo sulla Resistenza femminile in Liguria, prodotto da Coop Liguria.Ha studiato, tra gli altri, con Maria Grazia Mandruzzato, Marco Martinelli, Danio Manfredini, Thomas Richards, Mario Biagini. È direttrice artistica del festival teatrale Rural Indie Theatre, giunto nel 2013 alla sua quinta edizione,per cui collabora con l’Associazione Disorder Drama di Genova. Nel 2012‐13 ha collaborato con il Teatro delle Albe di Marco Martinelli nella non‐scuola di San Felice sul Panaro (MO).

    Alberto Tamburelli, nato nel 1983 a Tortona e cresciuto a San Sebastiano Curone, oggi vive a Genova. È laureato in Lettere alla Sapienza ed è socio fondatore dell’Associazione Probabile Bellamy, che si occupa di produzione video a Genova (www.laboratorioprobabile.it). Nato come sceneggiatore, è regista di propri progetti cinematografici di finzione (“La cognizione del dolore”, con Elisabetta Granara, è il suo primo corto autoprodotto), documentari e filmati istituzionali. Con Elisabetta Granara ha scritto lo spettacolo “Amami, baciami, amami, sposami”, produzione del Gruppo di Teatro Campestre.